Nissa Rugby, inclusione e sport: è tempo di bilanci. La stagione di Pollein Tchomtchoua ed Eric Wandji

Per la Nissa Rugby i titoli di coda della stagione sono passati già da qualche settimana. I ragazzi della squadra guidata da Andrea Lo Celso dopo un periodo di riposo, sono già ripartiti per gli impegni del rugby a 7. Questa fase ha offerto dunque ad ognuno di loro l’occasione per riflettere a mente fredda e tracciare un bilancio della stagione, sia sotto il profilo individuale che collettivo.
Questo tema, e non solo, è stato al centro di un interessante colloquio con Pollein Landry Tchomtchoua ed Eric Gabain Wandji, due dei ragazzi coinvolti in prima squadra attraverso i progetti di integrazione promossi dalla società. Al pari di altri compagni, Pollein ed Eric hanno mosso i primi passi alla scoperta del rugby proprio nello scorso campionato.

La stagione dell’esordio, vale per tutti gli sport, rimane scolpita nella mente e nel cuore di un atleta. Il racconto di Pollein ed Eric è partito dunque proprio dal bilancio di questa prima annata da giocatore di rugby. Nel sottolineare il suo percorso di crescita, Pollein si è così espresso: “Prima di tutto volevo ringraziare tutta la famiglia della Nissa Rugby e tutte le persone che vengono ad incoraggiarci. È vero che la prima stagione non è stata proprio eccezionale ma ho imparato molto e ricevuto tanto supporto da parte dei compagni”.

Eric si è soffermato invece sulle tante difficoltà vissute durante il campionato: “La prima stagione non è stata facile ma nonostante tutto ho resistito. Tutto quello che ho superato mi ha migliorato perciò l’anno prossimo sono pronto a fare meglio”.
Il colloquio con Pollein ed Eric è proseguito parlando dei momenti di rabbia o tristezza che hanno vissuto durante la stagione. Pollein si è focalizzato sui momenti di rabbia, a proposito dei quali si è così espresso: “Ho provato rabbia verso me stesso perché non sono mai riuscito a esprimermi al mio massimo. Sono una persona molto competitiva, amo le sfide e non mi piace accettare che qualcuno mi batta facilmente. Ogni volta che non ho successo mi chiedo cosa non ha funzionato”.

Molto diplomatica invece la posizione sostenuta da Eric: “Per ciò che riguarda i momenti di rabbia, penso che sia necessario mantenere equilibrio. Tutti commettiamo errori, anch’io ho sbagliato più volte. Siamo una famiglia perciò dobbiamo tollerare tutto. Abbiamo sbagliato ma adesso sappiamo come fare per non commettere gli stessi errori. Non c’è nulla invece che mi abbia dato tristezza”.

Infine un ultimo tassello: abbiamo chiesto a Pollein ed Eric se fossero o meno soddisfatti della stagione. Ebbene, mentre Pollein ha manifestato disappunto circa il proprio rendimento personale, Eric si è detto soddisfatto. In questo bilancio di fine stagione c’è però qualcosa che non ha soltanto suscitato soddisfazione nei due ragazzi ma ha davvero riempito il loro cuore. Pollein ne ha parlato così: “La Nissa Rugby è ciò che si può chiamare famiglia. Perché? Ti faccio un esempio: quando siete un po’ demoralizzato, i compagni arrivano subito a tirarti su il morale, insomma. Così a volte dimentichi tutte le tue preoccupazioni”.

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