Sei Nazioni 2019, l’Italia in Scozia il 2 febbraio: ecco la formazione
EDINBURGO – Conor O’Shea, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha reso nota la formazione che sabato 2 febbraio affronterà la Scozia al BT Murrayfield Stadium di Edinburgo nella prima giornata del Guinness Sei Nazioni 2019.
L’incontro, in programma alle 14.15 locali (15.15 in Italia) sarà trasmesso in diretta da DMAX canale 52. By Telecronaca di Antonio Raimondi, commento tecnico di Vittorio Munari e collegamento in diretta con Rugby Social Club, condotto da Daniele Piervincenzi, a partire dalle ore 14.35 italiane.
Il debutto nel ventesimo Torneo della storia italiana propone una grande classica contro gli highlanders, attualmente settima forza del ranking World Rugby, e vede il rientro dal primo minuto con gli Azzurri di capitan Sergio Parisse, rimasto ai margini in novembre per infortunio: per il numero otto aquilano dello Stade Francais è la centotrentacinquesima presenza in Nazionale e la sessantaseiesima apparizione del Sei Nazioni, un record che nessun giocatore ha saputo eguagliare nell’ultracentenaria storia della manifestazione.
Traguardo di prestigio anche per un altro veterano azzurro, il tallonatore e vice-capitano della Nazionale Leonardo Ghiraldini che scenderà per primo sul prato dello storico stadio scozzese per celebrare il centesimo cap internazionale, ottavo atleta italiano ad entrare nel Club dei centurioni internazionali.
Per il debutto nell’anno della rassegna iridata O’Shea lancia il ventiseiesimo debuttante della propria gestione: David Sisi, 25enne seconda linea delle Zebre Rugby Club, fa il proprio esordio dal primo minuto, Azzurro n. 685 nella storia dell’Italrugby.
Confermata in massima parte l’ossatura della Nazionale vista nei Cattolica Test Match di novembre, con i piloni Ferrari e Lovotti a completare la prima linea con Ghiraldini, Budd in seconda linea insieme al debuttante Sisi, i due flanker Steyn e Negri a far reparto con capitan Parisse e la mediana Tebaldi-Allan a scandire il ritmo di gioco.
Due rientri importanti nella linea arretrata, con Morisi schierato a secondo centro dal primo minuto in coppia con Castello e Angelo Esposito che torna all’ala dopo un lungo stop per infortunio: a completare il triangolo allargato insieme all’ala partenopea della Benetton Rugby Michele Campagnaro e, come estremo, Jayden Hayward.
Cinque avanti, due mediani ed un utility back in panchina, dove O’Shea sceglie le prime linee Bigi, Traorè e Pasquali, Ruzza in seconda linea e Tuivaiti in terza, la mediana alternativa Palazzani-McKinley e Padovani per coprire più di un ruolo della linea arretrata.
Il primo turno del Guinness Sei Nazioni, dove la maglia azzurra presenta per la prima volta il logo Cattolica Assicurazioni, segna la trentesima sfida tra Azzurri e highlanders, con un bilancio di 8 vittorie italiane e ventuno scozzesi: due i successi italiani a Murrayfield, nel Sei Nazioni 2007 e nel Sei Nazioni 2015.
Arbitra l’inglese Luke Pearce, che dirige l’Italia per la prima volta.
Questa la formazione dell’Italia:
15 Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 12 caps)
14 Angelo ESPOSITO (Benetton Rugby, 15 caps)*
13 Luca MORISI (Benetton Rugby, 20 caps)*
12 Tommaso CASTELLO (Zebre Rugby Club, 15 caps)
11 Michele CAMPAGNARO (Wasps Rugby, 38 caps)*
10 Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 43 caps)
9 Tito TEBALDI (Benetton Rugby,29 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 134 caps) – capitano
7 Abraham STEYN (Benetton Rugby, 25 caps)
6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 12 caps)
5 Dean BUDD (Benetton Rugby, 16 caps)
4 David SISI (Zebre Rugby Club, esordiente)
3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 17 caps)
2 Leonardo GHIRALDINI (Stade Toulosain, 99 caps)
1 Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club, 30 caps)
a disposizione
16 Luca BIGI (Benetton Rugby, 15 caps)
17 Cherif TRAORE’ (Benetton Rugby, 5 caps)*
18 Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, 13 caps)
19 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 7 caps)*
20 Jimmy TUIVAITI (Zebre Rugby Club, 1 cap)
21 Guglielmo PALAZZANI (Zebre Rugby Club, 28 caps)
22 Ian MCKINLEY (Benetton Rugby, 4 caps)
23 Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby Club, 15 caps)*
*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato”
(Fonte federugby.it)