Nissa Rugby, post denigratorio di Paolo Fuggetta: la tutela del nostro nome e della nostra onorabilità è affidata alla giustizia sportiva e civile
La Nissa Rugby è sgomenta per l’atteggiamento denigratorio e calunnioso messo in atto da Paolo Fuggetta, allenatore del Vittoria Rugby, tramite un post su un social. Il suddetto accusa la società del capoluogo nisseno di presunte violenze e atteggiamenti offensivi nel corso dell’ultima gara disputata a Vittoria domenica 11 febbraio, oltre a, con “sottili” sottintesi, screditare la storia, l’attività e la dirigenza della Nissa Rugby.
Sulle calunniose accuse di violenza in campo e di similari episodi accaduti nel corso della contesa agonistica, il referto dei giudici di gara determinerà se e cosa sia realmente accaduto. Per tutto il resto sarà premura della Nissa Rugby tutelare la propria onorabilità tramite le opportune vie legali.
Premesso che la Nissa Rugby tiene in massima considerazione l’attività e la storia del Vittoria Rugby, l’azione sarà unicamente diretta a Paolo Fuggetta.
Pur non volendo entrare nel merito delle infondate accuse del suddetto soggetto, la Nissa Rugby affida alle parole del presidente Giuseppe Lo Celso, personalmente offeso e chiamato in causa, lo sfogo amaro e contrito di chi avendo speso dieci anni della propria vita nel rugby, non può sopportare in silenzio infamanti maldicenze. “Caro Fuggetta, personalmente come presidente della società nissena e come padre rimango profondamente deluso e amareggiato dal tuo comportamento. Prima di puntare il dito, dovresti valutare il tuo comportamento e mi riferisco agli epiteti rivolti ai tuoi atleti; mi basti citare l’episodio, a cui ha assistito anche il giudice di gara oltre che tutti gli spettatori, in cui hai sbattuto con violenza, la maglia sul collo ad un tuo giocatore con modi sprezzanti.
Abbiamo fatto il terzo tempo con gli atleti del Vittoria, con tanta allegria, cordialità e rispetto; quello che non hai avuto tu anche nei loro confronti non presentandoti.
Ti vorremmo inoltre ricordare che la Nissa Rugby dopo dieci di attività nel bene e nel male, con sacrifici e devozione, ha cercato di costruire un club su un territorio in cui il rugby era assolutamente sconosciuto; adesso quel territorio vanta un settore giovanile vero, con una filiera dalla under 10 alla under 18, dalla under 14 femminile alle senior maschile e femminili che disputano attivamente tutti i campionati regionali.
Il nostro lavoro è concreto, tangibile e non necessita certamente di visibilità con un pulmino proprio, o una club house di proprietà o rappresentanti in Comitato. Inoltre non compriamo a destra e a manca atleti solo per fare la poule salvezza; se abbiamo investito negli anni precedenti era solo per dare una base ai nostri giovani che hanno intrapreso il loro inizio in una piazza lontana dal rugby.
Domenica a Vittoria, 13 dei 15 in campo erano ragazzi locali provenienti dalle nostre giovanili senza esperienza e se non abbiamo accettato il campionato di C1 e perché conosciamo i nostri limiti e da dove vogliamo ricostruire il futuro dei i nostri ragazzi”.
“Nel rugby, o hai la palla o tiri giù l`avversario. Il resto è filosofia” diceva Francesco Volpe, adesso sappiamo che ogni tanto qualcuno nell’andare giù, “SIMULA”.