La DLF Nissa Rugby rinuncia al campionato regionale di serie C. A Caltanissetta, ed anche in provincia, nessun campo omologato per la palla ovale. Saraceno, presidente FIR Sicilia: “Notizia desolante”
Doloroso e “incredibile” addio quello della DLF Nissa Rugby che è stata costretta a rinunciare al campionato seniores maschile di serie C Regionale poiché a Caltanissetta, vista la perdurante chiusura del “M. Tomaselli”, non c’è un campo omologato per il rugby; analoga la situazione in tutta la provincia.
Dopo ben 15 stagioni, la società punto di riferimento del rugby del Centro Sicilia, presieduta da Giuseppe Lo Celso, non prenderà parte al campionato seniores maschile.
Un colpo devastante per la società nissena che per adesso prosegue gli allenamenti del settore giovanile e del mini rugby presso il complesso sportivo “M. Amari” di Portella della Ginestra.
Si susseguono le riunioni in seno alla società anche perché il problema del campo potrebbe riproporsi a breve per i tornei giovanili e per la senior femminile.
Tutto questo mentre lo stadio nisseno M. Tomaselli” resta chiuso perché l’Amministrazione ha deciso di apportare, con decisione unilaterale, un cambiamento al capitolato d’appalto che prevedeva l’intarsio delle linee indelebili per rugby e calcio. L’amministrazione per poter modificare il capitolato necessita di una deroga che può concedere solo “Sport e Salute” che ha sborsato il finanziamento e che necessita dell’accordo congiunto della FIR e della FIGC. I lavori non completati non consentono il collaudo.
Una vicenda “allucinante” sulla quale si è soffermato anche il presidente regionale della FIR, Gianni Saraceno: “Il ritiro di una squadra è sempre una notizia desolante e lo è ancora di più quando deriva da circostanze esterne e sinceramente difficili da comprendere: un impianto praticamente pronto per essere consegnato all’utilizzo della città e degli sportivi che resta chiuso per il tentativo surrettizio di non rispettare quanto previsto dal capitolato d’appalto e finanziato da Sport e Salute.
La Federazione Italiana Rugby – sia a livello centrale che territoriale – ha ripetutamente invocato lo spirito di collaborazione che dovrebbe contraddistinguere l’azione tanto dell’Amministrazione Comunale che della LND ma – a tutt’oggi – i nostri appelli sono caduti nel vuoto.
L’augurio è che il buonsenso prevalga e la vicenda si sblocchi al più presto consentendo la ripresa delle attività sportive senza ulteriore pregiudizio per tutte le società coinvolte”.