DLF Nissa Rugby, tanti tesserati nonostante il 2020 da … covid. Il direttore sportivo Andrea Lo Celso: “Non ci fermiamo, le famiglie credono in noi”
Non c’è covid o dpcm che possa fermare l’attività della DLF Nissa Rugby. Mentre per adesso la palla ovale riposa nella sacca, quadri dirigenziali e tecnici della società del presidente Giuseppe Lo Celso lavorano alacremente per pianificare la ripresa dell’attività, la progettazione didattica e la formazione dei collaboratori.
La struttura complessa e professionale dello staff, suddiviso tra settori seniores, juniores, minirugby ed educational rugby, non diminuisce. Una conferma indiretta ma importante arriva dalla circolare della FIR (Federazione Italiana Rugby) che in data 19 novembre ha stanziato i contributi a fondo perduto in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche: requisito principe il numero dei tesserati. Straordinariamente solido quella della DLF Nissa Rugby che certifica 93 tesserati, nonostante le molteplici traversie di questa stagione, ancora non iniziata come si deve. Un dato che acquisisce estrema rilevanza in considerazione del fatto che il 2020 è stato funestato dal covid con annessi lockdown (totale e parziale) e molteplici Dpcm che hanno limitato e “bloccato” l’attività sportiva dei dilettanti. Il risultato della società nissena è da ascrivere alla programmazione ed alla grande capacità gestionale della dirigenza.
Che significato ha questo dato? Il direttore generale Andrea Lo Celso risponde e sottolinea: “Un dato importante per noi che conferma la fiducia del nostro territorio sul movimento che abbiamo creato. Nonostante le varie incertezze con la relativa difficoltà di programmazione, e per noi la programmazione è elemento fondamentale, quest’anno ai nastri di partenza abbiamo registrato un interesse maggiore da parte delle famiglie al nostro lavoro educativo. L’esserci messi a disposizione del nostro territorio, durante il primo lockdown con la consegna di generi alimentari e farmaci ha ancor di più rafforzato la nostra credibilità con le persone. Basti pensare che a luglio, abbiamo ripreso la nostra attività con il primo camp per bambini registrando “il tutto esaurito” con un limite massimo di 50 bambini per garantire a loro la massima sicurezza. Il 70% degli iscritti erano tutti nuovi tesserati, un dato davvero importante. Anche i primi due open day fatti a settembre hanno registrato un cospicuo afflusso, Le famiglie credono nei nostri valori e nella limpidezza della nostra disciplina, e quindi credono che il rugby sia strumento di crescita per i propri figli”.
Adesso cosa c’è nel futuro della DLF Nissa Rugby? Lo Celso spiega: “Il futuro purtroppo è incerto, ma noi come club siamo sicuri però della nostra mission e di ciò che vogliamo diventare ‘da grandi’. Sottolineo infatti che il dato dei tesserati estrapolato dal censimento Fir, risale al 31 ottobre. Noi eravamo già pronti ed iscritti ai vari campionati propaganda e senior maschile e femminili. Dal 31 ottobre ad adesso abbiamo tesserato ancora tanti ragazzi soprattutto nel settore del mini rugby. Il nostro lavoro dentro e fuori dal campo non si ferma soprattutto adesso. Attendiamo di capire cosa succederà con i nuovi decreti e poi partiremo con la nostra attività con i nostri ragazzi e le nostre famiglie. La FIR ha posticipato l’inizio dei vari campionati a gennaio 2021. Con tutta onestà non credo che a gennaio la situazione cambi e purtroppo la paura di un altro posticipo è reale, noi siamo qui. Il nostro sport ci insegna ad andare avanti, fermarsi, cadere, rialzarsi e andare avanti: questo faremo. Di certo non ci faremo trovare impreparati”.