Catania, l’Italia supera Fiji 19 a 10: grande risposta dei siciliani
Missione compiuta. Nel primo dei test match di novembre l’Italia a Catania con le Figi doveva vincere e c’è riuscita con una partita di carattere e sostanza, battendo per 19-10 la squadra isolana.
Il capoluogo etneo ha accolto con affetto e partecipazione gli azzurri; oltre 14 mila i tifosi (anche una folta rappresentanza di nisseni guidati dalla Nissa Rugby) che hanno riempito il glorioso “A. Massimino”: impeccabile l’organizzazione e la risposta delle società rugbiste isolane, degli sportivi e dei siciliani, come sottolinea il presidente del comitato regionale FIR, Orazio Arancio.
Il primo successo dopo 8 sconfitte che arriva a un anno esatto di distanza da quello contro il Sudafrica a Firenze. Qualche sbavatura qui e là, ma complessivamente una prova convincente sia a livello individuale sia collettivamente, per gli uomini di Conor O’Shea che hanno saputo impedire ai figiani il loro gioco preferito impostato sulle volate dei tre-quarti, senza mai cedere sul piano della disciplina nonostante la durezza degli impatti (l’unico giallo lo ha preso il n.10 avversario Volavola), vincendo con regolarità i raggruppamenti, sfruttando la rolling maul (mischia in avanzamento) e limitando gli errori (7-17 il bilancio a nostro favore).
Il risultato poteva essere messo al sicuro prima, le Figi nel finale ci hanno regalato qualcosa con tre in avanti e un velo quando hanno tentato di rompere fisicamente il match, e contro Argentina e Sudafrica servirà uno sforzo ulteriore, ma per il momento va sottolineato anche l’esordio positivo di Hayward, Licata, classe ’97, di Agrigento (nella foto), e di Ian McKinley, il mediano irlandese equiparato che gioca con gli occhiali protettivi perché non vede dall’occhio sinistro. Rugby, Italia vince dopo 9 sconfitte consecutive contro Fiji
Nel secondo tempo la svolta arriva fra il 13’ e il 17’, con le due punizioni di Canna, fra i miliori in campo insieme a Budd e Hayward, che scavano il solco di sei punti che le Figi non riusciranno più a colmare, complice anche il giallo di Volavola al 24’. In vantaggio di un uomo l’Italia non riesce a chiudere la partita, ma la controlla, e negli ultimi due finali sono le Figi a tagliarsi da sole le gambe con una serie di errori banali nel momento in cui cercavano il pari o il possibile sorpasso. La partita finisce all’80’ con la punizione piazzata da McKinley che ci porta fuori portata per gli isolani.
«Sono molto contento per i ragazzi e anche per il pubblico», dice O’Shea – noi abbiamo avuto tante opportunità, bene anche l’apporto della panchina. Siamo sulla strada giusta, ora dobbiamo crescere ancora». Parisse: «ci siamo messi un po’ di difficoltà a fine primo tempo, ma sapevamo che se mantenevamo possesso li avremmo messi in difficoltà, abbiamo dominato mischia e touche e segnato quando dovevamo, una iniezione di fiducia per i prossimi match»
Italia-Fiji 19-10 (10-10)
Figi:Murimuriwalu; Tuisova, Tikoirotuma, Vatubua, Nagusa T.; Volavola, Lomani (13’ st Seniloli); Nagusa N., Qera (28’ st Voka), Kunatani; Nakarawa, Ratuniyarawa (28’ Nabou); Saulo, Talemaitoga, Ma’afu
Marcatori: 5’ Canna p., 20’ Vovavola p., 28’ Ferrari meta (Canna tr), 39’ Nakarawa meta (Volavola tr.); 13’ st Canna p., 17’ st Canna p., 60’ st McKinley p.
Cartellini: Volavola giallo 24’ st
Allenatore: John McKee
Arbitro: Lacey (Irlanda)