DLF Nissa Rugby, ingenti investimenti sulla formazione degli allenatori. Il direttore tecnico Fabrizio Blandi: “Vogliamo restituire crescita e valore al territorio”

Metodica, continua e puntuale prosegue l’attività della DLF Nissa Rugby in uno dei periodi più difficili dello sport dilettantistico italiano. La società di Giuseppe Lo Celso sostiene ed incentiva la formazione dei quadri tecnici di uno staff già corposo ma che si prepara nel migliore dei modi per rilanciare l’attività sportiva e didattica di una società all’avanguardia nel campo della programmazione e dello sviluppo nei settori scolastici e giovanili.

Il direttore tecnico Fabrizio Blandi chiarisce la rotta della DLF Nissa Rugby e nel contempo illustra oltre che la composizione degli staff anche le direttive che muovono le scelte della società: “Il nostro staff tecnico è al momento formato da 7 figure, divise tra tecnici, esperti di scienze motorie ed educatori.

Allo stato attuale ci sono 3 donne e 4 uomini. Se lo vediamo dal punto di vista del minirugby, però, su 4 operatori, 3 sono donne e 1 solo uomo. Sulla parità dei sessi investiamo molto, infatti anche nelle altre aree di responsabilità abbiamo quasi sempre rappresentanze equilibrate. Nello staff della redazione ci sono 2 donne e 2 uomini. Nei gruppi di promozione cerchiamo sempre di mantenere un profilo paritario”.

Crescita non solo tattica e tecnica, ma anche caratteriale: “Stiamo lavorando perché questo si traduca anche in un percorso di leadership e responsabilità. Abbiamo attivato un progetto di formazione interna personalizzato con ogni tecnico, più una serie di interventi di formazione collettivi, finalizzati all’approfondimento delle doti di leadership e progettazione. Vogliamo che da questo gruppo di 7 escano fuori le figure di responsabilità del prossimo futuro, così da rendere condivisa la responsabilità ed ampliare le competenze di programmazione di tutto il gruppo”.

Scelte sostenute da investimenti concreti: “Per questo abbiamo messo a disposizione della nostra squadra di tecnici l’indennizzo che arriverà al nostro club dal decreto Ristori per la formazione tramite corsi federali e non solo. Questo si deve alla capacità di gestione di Andrea e alla sua disponibilità. Stiamo supportando i nostri membri dello staff nella scelta, ci sono tantissime opportunità online e i corsi interessanti non sono solo quelli specifici della nostra disciplina. Ogni anno abbiamo inserito tra i benefit dei nostri collaboratori la formazione gratuita, ma quest’anno in particolare è il momento giusto per approfondire conoscenze e competenze. Ne ho approfittato anche io per cominciare proprio un Master in Management dello Sport (questo a mie spese, però). In questi anni abbiamo investito almeno 4000 euro in formazione dei collaboratori. Crediamo che umanamente questo sia il valore aggiunto dell’esperienza sportiva: contribuiamo a formare persone migliori, non solo atleti migliori.

I soldi che non spenderemo della cifra del decreto Ristori (qualora ne dovessero rimanere) saranno invece investiti in progetti di formazione e responsabilità sociale. Vogliamo restituire crescita e valore al territorio, poco alla volta magari, ma costantemente”.

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