DLF Nissa Rugby: campus estivo strepitoso. Padre Alfonso Cammarata: “Evento eccellente per rendere i ragazzi forti e coraggiosi”

Riavvia i motori la DLF Nissa Rugby, dopo la breve pausa estiva. In attesa delle comunicazioni ufficiali della Fir dirigenti e tecnici nisseni non hanno smesso mai di lavorare. A giorni inizierà la preparazione della seniores e poi a seguire, juniores e bambini.

Il campus estivo della DLF Nissa Rugby è stato un passo importante per la ripresa dello sport nel capoluogo nisseno. Prima attività in città avviata con le normative anti-covid post lockdown, dal primo al 31 luglio, in massima sicurezza per i partecipanti, presso l’impianto polisportivo di Portella della Ginestra, “Michele Amari”: la scelta ponderata e lungimirante dalla società è stata quella di avere un impianto in esclusiva per potere dettagliatamente curare igienizzazione e sanificazione di ambienti e materiali.

Un successo non solo nei numeri, il più numeroso della città, ma anche nei contenuti didattici e sportivi, impreziositi dalla valenza dei valori etici insiti nel rugby e, nell’occasione accresciuti, dalla vicinanza con visite continue e messaggi formativi provenienti da padre Alfonso Cammarata.

Il parroco di San Luca Evangelista, considerata l’importanza del campus, ha voluto aggiungere con la sua gioiosa presenza ha evidenziato il valore di un’iniziativa cosi performante nel circuito cittadino. A distanza di alcune settimane, padre Alfonso Cammarata, con contagioso entusiasmo ha sottolineato il valore di quell’esperienza: “Nel vedere bambini e giovani insieme, per giocare, per ritrovarsi insieme, “grazie” ai valori di una palla ovale, mi ha fatto pensare ad una parte della preghiera di santa Madre Teresa di Calcutta che dice:

“La vita è bellezza, ammirala.

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo…. “

Rispettando le regole anti-contagio, con coraggio, per un mese hanno sfidato il caldo per giocare e per vivere la vita con gioia e spensieratezza e aiutati da alcune pillole di saggezza che io e padre Oscar abbiamo dato certi che il rugby svolge un ruolo formativo eccellente nel rendere i ragazzi leali, forti, coraggiosi (i ragazzi più grandi durante la chiusura sono stati vicini ai più poveri mettendo a disposizione il loro amore e i loro muscoli), rispettosi dell’avversario e accoglienti; famoso il terzo tempo del rugby.

Dio vi benedica per quello che avete fatto per questi bambini e grazie per avermi donato momenti di gioia con i bambini perché come diceva don Bosco: “Mi basta siate giovani perché vi ami”.

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